Si è sempre visto come un uomo intelligente,
Feodral, ha da sempre odiato il suo nome, datogli dal padre in memoria di suo nonno, fu la prima di innumerevoli volte in cui il suo futuro venne scritto da altri, nato in una famiglia di paesani bigotti, egli non imparò nulla dalle sue umili origini, i genitori, lasciandolo come una foglia alla corrente d'un fiume, non gli impartirono mai alcun insegnamento, nonostante le porte del fato erano ancora tutte aperte per lui, egli ignorò le letture e la società stessa, e senza un guinzaglio dedicò la sua vita alla guerra, sin dalla giovane età fu questa la sua unica dedizione, sua madre e suo padre, incuranti del suo futuro lo lasciarono andare per la sua strada, come un cane lasciato a se stesso.

Ormai solo, sin dalla tenera età egli venne preso alla compagnia dei suoi simili, mercenari senza scrupoli dalle menti assai fragili lo portarono tra i campi di battaglia, e ad ogni colpo di spada lui trovava un modo per esprimersi, segnando il ferro d'altri come se stesse scrivendo, ed ammaccando scudi ed elmi come se stesse scolpendo, era questo l'unico modo in cui lui riusciva a vivere, attraverso una finestra di inutile violenza... e calpestando un mondo da lui sconosciuto, passarono anni, e mentre il tempo scorreva anche sulla sua pelle egli non faceva altro che combattere battaglie, sopravvivendo sino ad oggi ma crescendo come un uomo problematico, non imparò mai a vivere, ad integrarsi tra gli altri ed a far parte della società, il contrario, la sua rabbia gli ripagò momenti imbarazzanti tra le genti comuni, agitandosi come un animale privo di intelletto, ad oggi, ormai lontano dai suoi vecchi compagni, si ritrova solo, senza guerre da combattere, senza uno scopo e senza nulla.

Fu il trenta, al calare del decimo mese, che per un solo giorno, la bassa mezz'elfa gli fece un dono che lui non ebbe mai ricevuto, e per lui, assieme al cielo si schiuse il petto, il tempo perso nella violenza non sembrò più troppo prezioso perchè pensava finalmente d'aver trovato la sua strada, ma fu la rabbia di non poterla avere che gli costò quest' ultima candela, infatti, guidato dalla rabbia, dopo un imprecisato periodo di cattiverie, egli... e da allora non potè più godere della sua voce.... , perdendola per semprei, ad oggi non gli è rimasto nulla, solo un uomo segnato dal tempo, ed un miscuglio di ripensamenti e ricordi, tra cui la perla più preziosa, che non riesce proprio a buttare via......